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Si alternano i pezzi on con quelli off e in breve mi rendo conto che andiamo più veloci nell’off. Visto che l’andatura la fa Francesco affiancatolo gli domando come sia possibile che sulle insidiose strade bianche vada (e noi ci tocca fa’ i numeri per stargli dietro) a 90/100 kmh e sull’asfalto a 80 kmh? Risposta: sento l’avantreno più stabile in fuoristrada… Ora, al netto di ogni offensivo commento sull’integrità mentale, ardirei capire come sia possibile che sull’asfalto la ruota ant si alleggerisca tanto da consigliare un’andatura prudenziale mentre sul ghiaino infido e traditore si trasformi in un avantreno granitico e sicuro. E’ però cosa inutile cercare di penetrare la logica di un fuoristradista per cui arriviamo ad un compromesso. In fuoristrada va avanti lui, su strada io. Così andiamo sempre a cannone… a Marco M. non rimane che fare buon viso a cattivo gioco senza avere mai un attimo per rilassarsi. Ma ha retto botta in modo egregio senza andare in affanno ed anzi mostrando una velocità ed un controllo della sua moto (molto più potente, quindi difficile da gestire) notevole. Nel frattempo scorrono intorno a noi paesaggi talmente belli che rimangono nella memoria.

 

Partiti in fondo, grazie anche a soste ridotte al minimo, una bibita o qualche foto, piano piano abbiamo superato tutti. Ultimo un tetragono bmwista che con la sua gs 1200 andava ad un passo di poco più lento del nostro sia su strada che fuori ma era inarrestabile. Lo passavamo, ci fermavano un attimo per le foto, lui ci ripassava. E così via. Dopo quattro ore e venti di guida siamo arrivati probabilmente per primi nella piazza di partenza/arrivo completamente deserta e solo dopo sono arrivati via via tutti gli altri. L’eroica non è assolutamente una gara ma è un percorso quindi non esiste né primo né ultimo. Va bene così.

arrivato direttamente dal Giappone

il pedalino del cambio della honda di Sir Francesco

l' honda africa twin di Boano, molto bella

e con una sofisticata preparazione

La pioggia che ci aveva praticamente ignorato per tutto il giro ha cominciato seriamente a cadere per cui siamo tornati in albergo, doccia, vestiti civili, moto sui pullmini e dopo un rapido passaggio a Gaiole per ritirare la maglietta e vedere le facce stravolte degli ultimi arrivati, autostrada e alle 9.30 eravamo a casa.

Una giornata intensa, da ricordare a lungo.

 

…dimenticavo, l’anno prossimo ci risaremo, ci siamo divertiti troppo!!!

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