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Cosa gli diceva il cervello quando l’hanno chiamata strada della spiagge? E’ una strada che si snoda tra i boschi di Tolfa (Roma), non si vede il mare neanche da lontano, meno che mai una spiaggia.

Insondabili misteri della mente umana. O generose dosi di droga.

Chiediamo a dei locali incontrati all’inizio se è percorribile. La risposta è rassicurante, tranne una difficoltà nel primo pezzo poi è relativamente facile.

Dopo l’iniziale difficoltà la strada peggiora in modo esponenziale, mi trovo a pensare che a Tolfa la droga deve essere molto diffusa e costare assai poco. C’è di tutto: fango, rodane profonde, pozze amplissime, sassi smossi e spuntoni di roccia, gradini, insomma tutto quello che serve per farci divertire. La jeep rubicon se la cava a meraviglia, le ridotte inserite e in appoggio si beve tutto, non devo nemmeno bloccare i differenziali. Era tanto che non mi divertivo così con la jeep. Alla fine della strada sono tutto sudato. Scendiamo e scattiamo qualche foto. Quella in cui ci sono io non viene. In compenso Francesco viene benissimo. Che ne parliamo a fare?

Deve essere divertente anche con la moto, però forse è meglio aspettare che ci sia meno fango e che le pozze, almeno le più profonde e non aggirabili, asciughino un po’.

Si prosegue per la ‘strada di santa marinella’ Dopo un inizio rassicurante la strada peggiora sino a sperdersi in vaghe tracce segnate in un mare di fango. La jeep pattina e scivola da tutte le parti. In una buca più profonda le sospensioni vanno a pacco. La rubicon è sporca di fango in modo inverosimile ma è inarrestabile.

Poi torniamo sull’asfalto. Una gran mattinata.

Se nel fango ci rimanevamo la faccenda avrebbe preso una piega diversa…pure a noi chissà che ci dice il cervello.

 

 

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