Moto Morini Camel 500

La Moto Morini Camel 500 viene presentata al Salone di Milano del 1981, nasce da una intuizione del noto Concessionario Valentini di Prato che prendendo come base un 500 stradale ne ricava la prima Enduro italiana che si confronta con BMW 80 G/S, honda XL 500 S, Suzuki 400 S e Yamaha XT 500. La linea della Camel, gia' un po' retro' se confrontata con la concorrenza, ricalca quella dei vittoriosi Corsaro Regolarita' degli anni 60' e 70'  I colori sono due: bianca e rossa o tutta bianca. La Camel nelle competizioni fuoristrada si comporta bene, grazie sopratutto a quel formidabile Pilota che era Massimiliano Valentini, conquistando anche la Medaglia d' oro di Classe alla Sei Giorni del 1981. Nelle vendite invece stenta e gia' dopo poco piu' di un anno inizia ad essere modificata sopratutto nell' estetica, tentando di scimiottare le Enduro Jap e perdendo la sua caratterizzazione " corsara ". Su strada la Camel gode di una buona coppia motore e di una ciclistica sincera, la forcella e' una pregevole Marzocchi da 38 mm che offre un buon sostegno. Il grande difetto e' la frenata affidata a due miseri tamburi, l' anteriore da 140 ed il posteriore da 160, totalmente insufficienti per una guida sicura e rilassata . In fuoristrada, parola grossa per la Camel  con i suoi circa 150 kg di stazza fa quello che puo'. Strade sterrate e pratoni sono alla sua portata ma niente di piu' anche perche' emerge subito l'altro grande difetto: un larghissimo angolo di sterzo. L' avviamento e' solo a pedale, non facilissimo, il cambio ha sei marce ben spaziate con la sesta lunga da trasferimento. Il consumo e' uno dei pregi di questo motore: ben piu' di 20 km con un litro. L' affidabilita' e' inficiata da un impianto elettrico, misto 12/6 volt, su cui non si puo' fare totale affidamento. Al di la' dei meriti e dei demeriti e' una motocicletta di forte personalità che ancora oggi cattura lo sguardo per la sua linea particolare.

Francesco G.