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husqvarna sm 610

 

 

La linea è di Miguel Galluzzi e, nel suo settore, ha fatto epoca. Sicuramente più bella della 630 da cui è stata sostituita.

Anche l’ergonomia è migliore, la moto è stretta, affilata e leggera (140 kg). La posizione di guida è d’attacco, con sella alta (910), stretta e rigida. La porzione riservata al passeggero sconsiglia nettamente chiunque dal salirci se non per brevi, anzi brevissimi, tratti. La parola confort non ha senso alcuno sull'husqvarna. Componentistica di qualità ma l’assemblaggio delle plastiche lascia a desiderare. Specchietti di serie tra i più brutti dell’intera produzione mondiale: non esiste utente che non li abbia cambiati. Occorre fare attenzione al cavalletto da specialistica che torna in posizione di riposo automaticamente.

Il motore a iniezione (cilindrata effettiva 576cc) è pieno, potente e ha erogazione pronta e regolare, solo l’ allungo è un po’ limitato. Le vibrazioni ci sono, ma niente di veramente fastidioso. Rombo tuonante da bombardone monocilindrico. Cambio sportivo, secco e preciso, ma a volte la ricerca del folle non è immediata, la frizione robusta e modulabile. Purtroppo l’antisaltellamento non è di serie e per averlo bisogna ricorrere a particolari racing relativamente costosi e di non sempre facile messa a punto. Non è moto da viaggio, ne lungo né breve, anche perché la posizione completamente esposta all'aria rende faticosa qualsiasi velocità oltre i 110 kmh, inoltre superata questa velocità la guida si fa imprecisa ed occorre attenzione. Del resto tra assetto e avancorsa di 76 mm (!) non ci si può aspettare niente di diverso. La velocità max di circa 170/180 kmh è quindi puramente teorica. E' troppo reattiva anche per andare a spasso godendosi il panorama.

Il suo mondo è lo stretto: si possono tenere ritmi tali da stare al passo di moto con potenza doppia, tripla, quadrupla, …oltretutto divertendosi e con impegno fisico limitato, stante la leggerezza e la prevedibilità delle reazioni. Maneggevole ed agile entra in curva con immediatezza, anche troppa se non si ha chiaro con cosa si ha a che fare, è veloce e stabile in percorrenza e neutra in uscita. Grazie alla leggerezza ed alla ciclistica in curva si possono variare con facilità l’angolo di piega e la traiettoria portandola a fare quello che si vuole dove e quando si vuole. Freni Brembo potenti e modulabili, aiutati anche dal peso contenuto. Sospensioni di buona qualità e ben dimensionate, solo la forcella anteriore affonda un po’ troppo. Difetto rimediabile affidandola ad uno specialista.

Gran moto per gli appassionati del genere, oggetto inutile per il resto del mondo. Sconsigliabile come unica moto: soffrite voi e soffre lei.

Marco A. – all the bikes

 

 

 

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