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il percorso della gara

Trento

Bondone

2012

Questa volta il duo composto da Sir Francesco G e Marco T, galvanizzati dall’ottimo risultato conseguito al MOTOGIRO ha deciso di prolungare l’estate agonistica con la partecipazione alla rievocazione storica della salita che lanciò Giacomo Agostini, recordman con la Morini settebello.

Per non essere da meno del bergamasco di Lovere, Marco T ha deciso di partecipare anche lui con una Moto Morini 250 J bicilindrica, mentre Sir Francesco, ormai obnubilato dal fumo (!!!) del due tempi  ha schierato nuovamente la Yamaha RD 350 4L0, gia copertasi di gloria sulle piste del Trofeo RD Series. Da notare che la partecipazione a questa manifestazione è legata alla iscrizione della moto nel registro FMI

Moto Morini 250 J

Yamaha rd 350 LC 4L0

Sir Francesco G. prima della partenza

effettua gli ultimi controlli

La scusa con la compagna è stata meschinamente la proposta di un lungo fine settimana settembrino a godersi le terme trentine ed il dolce clima del Benaco!!!

Peccato che la domenica mattina mi sono assentato dicendo che avevo un poco da fare... giustificando la sveglia ad orario non vacanziero.

Questo da fare erano in reltà la novantina di Km che servivano per scalare il Monte Bondone e ridiscenderlo sul versante meridionale godendo di splendidi panorami.

in attesa della partenza

cronometro e appunti

partenza per Sir Francesco G.

partenza di Marco T.

La gara vedeva alla partenza tutto il ghota del Rally Raid e Gran Fondo Italiano, non fosse altro perchè si era a fine campionato ed i punti eventualmente conquistati sarebbero stati decisivi per la classifica finale.

Noialtri scevri da questo condizionamento abbiamo partecipato con il solo scopo di divertirci, come al MOTOGIRO.

Scopo raggiunto, nonostante il piazzamento di medio-bassa classifica, soprattutto per me , dovuto essenzialmente alla prima PS che ho creduto essere di 8 secondi quando invece era di 6!!

Purtroppo me ne sono reso conto solo alla esposizione delle classifiche, quando il danno era fatto ed i 200 e passa punti di penalità presi hanno reso il verdetto impietoso.

Comunque l’obiettivo primario, cioè guidare una moto d’epoca su uno dei più bei tracciati delle salite italiane era stato pienamente raggiunto.

Speriamo di poter partecipare anche il prossimo anno con risultati migliori ma sempre DIVERTENDOCI!!

Marco T

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