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Grande mattinata motociclistica. Sir Francesco G. il comandante Roberto C. e Marco A. serrati e veloci  in una rapida incursione stradale da Roma a Trevignano e ritorno. In un promettente inizio di primavera l'aria è fredda ma il sole ormai abbastanza alto scalda l'asfalto a garantire presa sicura ai nostri pneumatici. Tutte e tre le moto sono ottimamente gommate, con pneumatici performanti e freschi di dot. Questo ci permette sostenute percorrenze di curva senza rischiare.  La yamaha R6 di Roberto C. con il nuovo scarico akrapovic urla agli alti regimi ma, va detto, in maniera civile ed educata. Gli scarichi moderni riescono nel miracolo di avere un suono coinvolgente senza diventare un fastidio per il resto del mondo. Vale anche per l'akrapovic della ktm di Marco A. Spiace solamente constatare che in pochi anni questa fabbrica slovena sia riuscita a superare i marchi italiani del settore che vantano ben più lunga tradizione.

Il contagiri della yamaha R6 con linea rossa a 15.500 giri parla da solo. Un motore potente che ha bisogno di girare alto per potersi esprimere al meglio. Dove il mono 690 ktm ha dato tutto il 4 cilindri yamaha inizia a prendere vita. Il che richiede attenzione e capacità nel gestire il gas. Roberto C. dall'ultima volta che è uscito con noi ha preso  molta più confidenza con la sua yamaha e il miglioramento prestazionale è tangibile e notevole. Si vede che i turni sul circuito di Vallelunga hanno dato i loro frutti. Sulla carena spicca non a caso quello che ad un non iniziato può apparire un bizzarro ghirigoro ma che in realtà è il tracciato della pista laziale.

 Roberto C. (e Marco A.) fanno sfogare la sete di giri dei loro motori
 Sir Francesco G. e Marco A. in alcune delle foto sotto danno un senso alle parole 'percorrenza di curva'

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