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Quando fa molto freddo e quando fa molto caldo, come oggi, rimaniamo in tre: Sir Francesco G., Nicola P. e Marco A. Questo qualcosa vorrà dire... scherzi a parte oggi c'era chi doveva preparare gli esami, chi sta dall'altra parte del mondo per lavoro, chi ha impegni ben più seri che andare in giro in moto, insomma gli assenti sono ampiamente giustificati. Dispiace per loro che si sono persi una bellissima uscita. Scorrevole, veloce ma senza mai forzare un ingresso in curva, senza staccatone o ruote al cielo in uscita. L'essere in tre aiuta, non c'è elastico e centinaia di uscite fatte insieme ci permettono di tenere uno il passo dell'altro senza affanni o rincorse. Ci si gode la guida, le curve, la motocicletta ed i panorami. Si ha la mente rilassata ed il tempo per rendersi conto di quanto si sta bene, di quanto è piacevole e libero l'andare in moto. Scorrere sulle strade calde e deserte è un piacere indipendente dall'età anagrafica, si prova la stessa bellissima sensazione a venti a quaranta o a sessanta anni.

Al rientro una strada bianca ci ha dato la scusa per utilizzare l'africa twin al di fuori dell'asfalto. Dopo averne preso le misure che è sempre una motona (ma è questione letteralmente di un minuto), ci si rende conto di quanto è riuscito il lavoro degli ingegneri honda. Appena la moto raggiunge quei pochi kmh necessari a stare in equilibrio diventa una goduria, facile ed amichevole, con un diametro di sterzata incredibilmente ridotto ed una ergonomia che fa pensare che quando l'hanno progettata pensavano proprio a te. Dà un notevole senso di sicurezza e padronanza del mezzo e grazie all'ottima taratura delle sospensioni, soprattutto della forcella, scorre sopra gli ostacoli con una leggerezza impensabile per un oggetto da 240 kg. Quando invece si è sotto la velocità di 'galleggiamento' e magari bisogna aiutarsi con una zampettatina l'alto baricentro ed il peso complessivo si fanno sentire, il senso di sicurezza svanisce e occorre attenzione. Ma non è certo costruita per i passaggi trialistici.

Di grande aiuto la possibilità di escludere il controllo di trazione e l'intervento dell'abs sulla ruota posteriore, il che consente di divertirsi in sicurezza (e di consumare la gomma posteriore in un niente...) Ma è divertentissimo controllare la derapata su un bestione del genere come se si fosse su una motina della metà del peso.

ps: il fiume che si vede è il Mignone, lungo 62 km (!). Nasce dalla confluenza di due torrenti, il fosso della strega e il fosso putigliano e dopo aver attraversato i monti della Tolfa sfocia in mare a nord di S.Agostino (Civitavecchia)

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