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Calda giornata autunnale. Eravamo sin troppo coperti e dopo esserci fatti la salita (e la discesa) di Tolfa a passo spedito eravamo sudati sotto i giacconi invernali. In ogni caso meglio sentire caldo che patire il freddo! Eravamo in otto tutti con splendide motociclette. Peccato che Nicola P. arrivati a Tolfa è dovuto rientrare a casa perchè sennò la sua mamma era in pensiero per il bimbo (60 anni, il bimbetto...). Comunque è quì sotto con la sua orgogliosa moto guzzi ballabio. Buon rientro dalla mamma Nicola!

Anche i tre motociclisti amici di Roberto C. che oggi si sono uniti al gruppo si sono rivelati esperti e veloci. Siamo rimasti sempre serrati in modo che praticamente nessuno si è mai fermato ad aspettare. Il che è ottima cosa. Come sempre nessuno deve dimostrare niente a nessuno e quindi si va come ci si sente di andare, ci siamo divertiti, ogni tanto abbiamo allungato un pò il passo, (sulle autostrade tedesche del ritorno anche un pò di più!) ma nessuno si è mai preso dei rischi. Che siamo tutti adulti assennati.

Marco T. oggi era in versione marziano verde cannibale e sulla salita per Tolfa ha mostrato cosa può fare la kawasaki 1000 quando la guida lui. Stargli dietro è stata una sudata (vabbè, faceva anche caldo, è scritto prima, ma camminava veramente tanto) anche perchè farsi i salitoni  a 200 kmh non è da tutti. (200 kmh si fa per dire sia chiaro) Evidentemente si è sfogato e poi ha mantenuto un'andatura più tranquilla.

Mauro con la yamaha R6 (la stessa con cui gira in pista) è buon manico, belle pieghe e belle traiettorie, ha visibilmente sofferto l'asfalto sconnesso per la rigidità del comparto sospensioni della sua moto. Anche lui mai un errore, mai una sbavatura.

E' importante quando si esce in gruppo che tutti siano capaci di guidare dando agli altri la tranquillità che chiunque stia davanti o dietro non rappresenterà mai un problema. Il sapere che chi è dietro non ti prenderà pieno alla prima staccata o chi sta davanti non pianterà un'inchiodata perchè spaventato da una curva permette di guidare concentrati e tranquilli, godendosi l'uscita.

Il comandante Roberto C. con la sua R6  migliora sempre la sua prestazione. Se prosegue così ci toccherà bucargli le gomme (!) Scherzi a parte, assetto aggressivo e belle traiettorie. Complimenti. Daniele era con la kawasaki 1200 zx 12R  che non è esattamente la moto più adatta al misto stretto che abbiamo percorso per la gran parte dell'uscita di oggi. I tornanti non sono esattamente la sua mission. Va detto che si è disimpegnato con disinvoltura, senza mai restare indietro e senza mai a andare in affanno. Sulle autostrade tedesche del ritorno ha scatenato i cavalli della sua moto a velocità veramente notevoli. Complimenti anche a lui. 

Gianluca con la mitica honda cbr 1100 xx  super blackbird si è destreggiato anche lui con abilità nonostante il percorso inadatto alla sua moto. E' chiaro che moto da 300 kmh non possono trovarsi a pieno agio su simili percorsi. Ma ha tenuto il ritmo con scioltezza e sempre sulle autostrade tedesche ci ha fatto vedere di cosa è capace la sua honda. A dirla tutta non è che abbiamo visto poi molto... giusto un puntino che spariva all'orizzonte!!!

Sir Francesco G. è in trepida attesa della nuova honda 1000 africa twin. Una delle prime in consegna è la sua. Siamo curiosissimi di vederla e di guidarla. Oggi era con la cb 1100 che in mano a lui cammina veramente tanto adattandosi in pieno al suo stile fatto di traiettorie raccordate e scorrevoli. Nessuno di noi è in grado di guidare come lui e a stargli dietro si impara sempre qualcosa.

ultime foto, Marco A. con la bmw r800 R. Una naked agile e prestazionale ma con tutte le caratteristiche tipiche della marca. Qualità complessiva, accurata progettazione ed assemblaggi ineccepibili. Aggiungiamo il motore più riuscito della sua classe ed abbiamo una motocicletta con cui divertirsi tra le curve. Il piccolo parabrezza è un accessorio originale bmw e fa il suo lavoro in modo encomiabile: riduce notevolmente la pressione dell'aria alle velocità piu' alte e contemporaneamente non causa alleggerimenti dello sterzo. E visto che al ritorno sulle autostrade tedesche raramente siamo scesi sotto i 200 kmh per stare dietro alle mostruose velocità di alcune delle moto del gruppo parliamo sapendo cosa diciamo. Oggi le gomme della bmw erano troppo gonfie (per dar retta all'indicatore della pressione sul cruscotto... dannazione a lui!) e non entravano bene in temperatura, per cui le pieghe sono quelle che sono. Si può fare di meglio come si è visto in altre uscite. Ma ci accontentiamo.

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